Sanità e demografia
di Vittorio Angius – a cura di Guido Rombi
Stato sanitario. Generalmente si ha buona e ferma salute, e sono molti che arrivano ad una grande età senza soffrire malattie, quindi in forza e mantenendo intere le facoltà mentali. Le malattie più frequenti sono infiammazioni, febbri perniciose e periodiche.
La vaccinazione si pratica senza problemi. Si occupano della salute pubblica quattro medici, e alcuni chirurghi e flebotomi. Sono aperte quattro farmacie.
Alle partorienti nella città e nei villaggi pensano alcune donne, pur senza avere alcuna vera istruzione; le pastorelle mancano anche di questi tenui soccorsi, sebbene a dir il vero ben di rado ne abbiano bisogno, come di rado esse e gli uomini hanno bisogno dell’assistenza dei medici e delle medicine dei farmacisti.
Quando capita qualche malattia è la natura che deve operare a vincere il male. Le guarigioni di solito sono veloci, e brevissime le convalescenze, essendo i corpi non spossati da altre malattie.
Campisanti. Non si sono finora formati. A Tempio, Aggius e Calangianus si fabbricò più volte la cinta delle sepolture pubbliche, e altrettante fu rovesciata. Ai tempiesi non piaceva il sito, agli altri lo starsene morti fuori della chiesa.