OLBIA
di M. Valery
Bibliotecario del Re al Palazzo di Versailles e di Trianon
Viaggio in Sardegna⇒
Parigi 1837
Traduzione a cura di Maria Grazia Longhi
Nuoro, Ilisso, 1996 (Bibliotheca Sarda, 3)⇒
in francese:
Le abitazioni hanno l’aspetto di grandi case coloniche allineate, imbiancate. Vi fui ricevuto meravigliosamente da un sardo pieno di spirito, d’intelligenza e di capacità, il signor Puccio, che, dopo una vita avventurosa e di viaggi, è ritornato per coltivare i suoi campi. Il signor Puccio faceva un divertentissimo ritratto d’un certo ospite inglese che si era trattenuto diversi giorni; cacciatore forsennato, aveva preso alloggio a casa sua con diciassette cani e tre servitori, usciva prima che si levasse il sole, rientrava solo di notte, si faceva servire la cena e non si degnava di rivolgergli due parole; solenne bestia, così lo indicava l’arguto rancore del signor Puccio.
Dal punto detto Cucotto, ritenuto l’area dell’antico arsenale, si gode una bellissima vista sul golfo.
Io auspicavo per la vecchia chiesa pisana l’elegante sacrestano del tempio di Delfi, modello dell’immortale Eliacin, quel giovane Ione che minacciava di trafiggere con le frecce gli uccelli del Parnaso, profanatori del tempio di Apollo, e il cigno dai piedi di porpora che sembrava navigare come se remasse verso l’altare.
Due colonne di San Simplicio sono dello stesso brillante granito di una piccola colonna vicina alla chiesa, e senza iscrizione. Il granito è lo stesso delle colonne della chiesa di Santa Maria Maggiore in Roma e le colonne, come quelle dei battisteri di Pisa e di Firenze, sembra siano state eseguite in Sardegna. Una cisterna rivestita di granito, tagliata nella roccia e contemporanea alla chiesa, fornisce abbondantemente un’acqua freschissima.
Dalla chiesa di San Simplicio la veduta della pianura circondata da colline di forme diverse, con l’apparizione dell’isola di Tavolara, è magnifica. Lì vicino ci sono le tracce d’una strada romana.
Questa bella pianura di Terranova, un tempo tanto fiorente da contare dodici città e settanta comuni, così felicemente situata in riva al mare, riparata dalle montagne e con un così buon clima, potrebbe nutrire più di 50.000 abitanti; infatti possiede ancora tutti gli elementi dell’antica prosperità. Lo stesso declino colpisce il resto dell’Isola, senza che il suolo si sia impoverito: essa ha contato fino a 1.200.000 anime e, malgrado qualche recente progresso, ne contava nel 1835 solo 503.536.
Nella pianura di Terranova il generale cartaginese Annone fu sconfitto e ucciso da Lucio Cornelio Scipione che decretò per lui magnifici onori funebri ai quali partecipò egli stesso.
FONTI DELLE ILLUSTRAZIONI
Cartoline e foto dell’800 e primi ’900
coll. Marella Giovannelli
foto di miss. Anna Giles, coll. Marella Giovannelli
Foto e immagini contemporanee
Salvatore Solinas – Flickr, Rubens D’Oriano – Soprintendenza Beni archeologici della Sardegna, Mauriziolbia – CC BY-SA 4.0, wikimedia commons
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