I nuraghi
di Vittorio Angius – a cura di Guido Rombi
Il principale di questi si trova nelle vicinanze della città di Tempio a circa un miglio, e giustamente si chiama Nuracumaiori, con una circonferenza di 70 metri. Ha una forma particolare.
Si entra per un andito coperto che va sino al centro del nuraghe. A destra dopo pochi passi è l’accesso a una camera di forma irregolare, la cui volta fu in parte disfatta dalla mano dell’uomo. Quindi, uscendo nell’andito, dopo due passi c’è a sinistra un’altra apertura verso un’altra camera (coperta) simile, e poi nella parete c’è una infossatura come una nicchia. Proseguendo per l’andito e poi uscendone si trova un cortile della forma di una mezzaluna, chiuso dalla muraglia del cono e dalla costruzione delle già descritte camere interne. Nella sua integrità questo nuraghe si presentava a chi lo guardava, faccia alla porta, come una grossissima torre sormontata da altre due più piccole sulle stesse camere.
Dopo questo sono considerevoli i nuraghi di Vignola, nei quali si vedono alcune particolarità. Uno è l’Agùgari, in cui, entrando, si notano nello spessore del muro in entrambi i lati due cavità alte e profonde; passando poi nella camera, essa ha la solita figura ovale con due grandi nicchie.
Un secondo è il Tutusòne: ha le due suddette cavità nello spessore del muro in cui è aperto l’andito; dentro, di fronte e a destra, sembrerebbe di vedere nel muro altre due nicchie; ma penetrandovi ci si avvede che sono due cavità strette, alte e un po’ profonde, dove ci si può insinuare. […]
Oltre i due suddescritti sono in Vignola lu Nuracu di la fogi, presso la foce del Taras, il nuraghe di Tarraolta, il nuraghe Muzzu, il nuraghe di Agliàgana, il Norachetto, il nuraghe Annigìnu, il nuraghe Micaleddu, il nuraghe dei Cannelli, il nuraghe Finocciau, il nuraghe Concadiriu, i due nuraghi dei sardi, il nuraghe nero.
Nel territorio di Longone [Santa Teresa di Gallura], il nuraghe della Testa, il nuraghe Sterritojiu, il nuraghe della Corba, il nuraghe di Monterosso, il nuraghe Munuzzu.
Nel territorio di Arzachena, il nuraghe del Tufo, il nuraghe di l’Infarru, il nuraghe Caccioni, il nuraghe di Monte Aguis, la Nuracu, il nuraghe di li Techji, il nuraghe di li Conchi, il nuraghe di Malchittu, il nuraghe di Punta d’aghu in Capichera.
Nel territorio di Terranova, il nuraghe di Tuvulu-maiore, il nuraghe della Pietra bianca, Su coddu de Siala, i due nuraghi della Minda di San Nicolò, il nuraghe Nura-cadena, il nuraghe di Chìscula, il nuraghe di Pubulos, i quattro nuraghi del monte di Santa Lucia, il nuraghe del Mattone.
Nel territorio di Aggius, i due nuraghi d’Izzicca, il nuraghe della Paludetta, il nuraghe di lu Montigiu, di l’Oddastru, il nuraghe di l’Azza, il nuraghe di Tarragiola, il Norachetto.
Nel territorio di Calangianus, il nuraghe di lu Pastinacciu, il nuraghe del castello, il nuraghe della punta del Purgatorio, il nuraghe Paoluccio, il nuraghe di l’Agnu notevole per la sua altezza e situazione sopra una rupe presso alla fonte dei Paladini; il nuraghe di Monti di Deu, il Norachetto, il nuraghe di lu Laigheddu, il nuraghe di San Leonardo. Presso i nuraghi Agnu e Monti di Deu sono due di quelle particolari costruzioni, che dicono Sepolture di Giganti.
Nel territorio di Luras, Su nuraghe (o Runaghe come dicono i Lurisinchi con pronuncia storpiata), il nuraghe de sa Minda de nughes, il nuraghe de sa Palea, il nuraghe de Bàddighe, Su Nuragone, Su Nuragheddu, il nuraghe di Càttara.
Nel Lurese sono altri antichissimi monumenti. Nel campo di Siulonis presso il Nuragheddu è un arco di grosse pietre rozzamente tagliate, e nella parte media della curva una ben quadra dell’altezza di circa sette palmi, ben fissa sul suolo, da cui il suo nome di Pietra fitta.
In altri luoghi ci sono quelle tali costruzioni che gli altri sardi dicono sepolture di giganti, ma i lurisinchi di Paladini. Alcune hanno le mura parallele lunghe da 30 a 40 metri, la larghezza è di circa due metri. E sopra quelle sono state distese pietre di così enorme grandezza che fa stupire. In una di queste costruzioni (quella che è a circa un quarto d’ora a nord del paese) tra le mura distanti metri 2, si vede qualcuna delle pietre lunga 5 metri. La grande lapide verticale che copre il vacuo è grossa 3 palmi, lunga 17, larga 13. Chi se non grandi giganti le potevano collocare, dicono i lurisinchi?
Nel territorio di Bortigiadas ci sono il nuraghe di San Lussorio, il nuraghe della Trinità.
Nel territorio di Tempio oltre il suddetto Nuraghe Majori sono, il nuraghe di Monte Pinna, il nuraghe di la Pilèa, il Norachetto, il nuraghe di Baldo, il nuraghe di la Pulverosa, il nuraghe di Santo Stefano, il nuraghe di Padulu, volgarmente Nuracu-polcu, sopra una rupe, i due nuraghi nella cussorgia di Balaiana andando a Luogosanto, il nuraghe di Macchjètu in Sùraga sopra una punta.
Questi nuraghi furono segnati nel 1837; degli altri visti l’anno seguente in Gallura purtroppo andò smarrita la nota.
Un ottimo recente sito che tiene conto per la Gallura anche dei nuraghi censiti da Vittorio Angius