NAVIGANDO IN SARDEGNA
DA CAPO TESTA A CAPO FIGARI, SULLA SCIA DI ULISSE
LE FOTO di
Fred Boissonnas 1 ⇒ 2 ⇒ 3 ⇒
1912
Nell’estate del 1912, per tre giorni interi ‒ dal 17 al 19 agosto ‒ due viaggiatori stranieri veleggiano (barca a vela di 36 tonnellate e un albero alto 12 metri) dinanzi alla Costa Nord della Sardegna, da Capo Testa a Capo Figari. In realtà la perlustrano, ancorano davanti alle numerose calette e rocce, prende appunti il primo, scatta foto l’altro. Uno, Victor Bérard, è francese ed è uno studioso già di grande fama (e tra i maggiori di sempre) di Omero e in particolare dell’Odissea, l’altro è svizzero di Ginevra ed è un fotografo dei migliori in circolazione, Fred Boissonnas.
Per farla invece breve in questa presentazione, Victor Bérard aveva collocato qui, in questa costa della Sardegna nord-orientale, quindi della Gallura, la presenza dei Lestrigoni, quel popolo raccontato nell’Odissea di giganti antropofagi che distrussero la flotta di Ulisse e uccisero molti dei suoi uomini infilzandoli con enormi spiedi (per Bérard un’interpretazione metaforica della spettacolare pesca del tonno effettuata in Sardegna)... Si salvò dalla strage solo la nave dell’eroe, rimasta all’ancora fuori dal porto. Ne aveva scritto nel secondo volume di Les Phéniciens et l’Odyssée (I Fenici e l’Odissea), pubblicato nel 1903, esattamente nel capitolo 8, paragrafo II. Un libro che sarebbe stato di un’importanza si può dire epocale, e non è una esagerazione. (SI VEDA QUI). Prima di scrivere quelle dense pagine Bérard aveva già navigato lungo la costa gallurese in compagnia della moglie Alice con funzioni di fotografa. (Sono sue le poche fote nel libro, che riportiamo nella pagina a parte indicata, sebbene non apprezzabili).
Bérard, eclettica e affascinante figura di studioso e navigatore instancabile, oltre che di politico (senatore della sinistra repubblicana), ha però ora un nuovo progetto, un’opera che ricostruisca la navigazione di Ulisse con a corredo un’apparato fotografico di grande levatura. «Era opportuno», scrive il figlio Bérard, ambasciatore di Francia, «che l’illustrazione di un poema come l’Odissea fosse accompagnato da vedute degne di esso». Altre note biografiche di un certo interesse sono state recentemente raccolte dai nipoti Étienne Bérard et Reine-Marie Bérard (QUI al momento in lingua francese e inglese).
E questa volta vuole con sé a documentare il suo viaggio in Sardegna “sulle orme di Ulisse” – viaggio che comprendeva altri litorali dell’Italia centrale e meridionale –, uno dei più affermati fotografi internazionali, lo svizzero Fred Boissonnas, già suo collaboratore comunque dieci anni prima per alcune sezioni di Les Phéniciens et l’Odyssée, infatti lì citato nei ringraziamenti: «M. F. Boissonnas, di cui sono note le mirabili fotografie di montagne, si è messo a mia disposizione per un viaggio in Grecia; ha intrapreso la circumnavigazione di Itaca seguendo le mie istruzioni, al solo scopo di mandarmi i documenti di cui avevo bisogno».
Fred Boissonnas accolse anche questo invito e si appassionò all’impresa accettando di buon grado tutte le difficoltà. Il viaggio al seguito di Ulisse si svolse tra l’estate e l’autunno del 1912. Fu effettuato in più tappe a seconda delle possibilità materiali e degli obblighi professionali di entrambi». Il risultato sarebbe stata la pubblicazione postuma Dans le sillage d’Ulysse. Album odysséen [Sulla scia di Ulisse. Album di Odisseo], Paris 1933.
Sappiamo le date di questo viaggio grazie al ricordo, ma forse meglio dire una preziosa biografia, di cui abbiamo sopra riportato alcune righe, scritta dal figlio Armand, peraltro facendo le veci del fratello Jean, prematuramente e drammaticamente deceduto, e che seguendo la passione del padre si era già affermato tra i migliori giovani ellenisti degli anni Quaranta e Cinquanta.
L’esito di quel viaggio in tandem nel Mediterraneo saranno – dicono Étienne Bérard et Reine-Marie Bérard – 1400 lastre fotografiche in vetro, 175 delle quali furono pubblicate nell’Odyssean Album 75. Accanto alle fotografie dell’Odissea, pensate per essere viste tenendo in una mano l’ Album e nell’altra il testo dell’Odissea , si trova un resoconto geografico ed etnografico sul Mediterraneo nel 1912. (Estelle Sohier, si veda sotto doce «più di 2.000 fotografie su lastre di vetro»): foto oggi conservate e visionabili presso la Biblioteca di Ginevra, che nel 2021 ha dato luogo ad una mostra al Musée Rath di Ginevra, intitolata “Fred Boissonnas e il Mediterraneo”.
Delle migliaia di foto conservate presso la Biblioteca di Ginevra, Gallura Tour propone quelle sulla Sardegna – circa un centinaio di foto tra Santa Teresa e Capo Figari poco o nulla conosciute –, dopo averle pazientemente organizzate però per località e anche un po’ in ordine di scatto, per offrire una migliore consultazione delle stesse. Al sito della biblioteca di Ginevra, che oltre al merito di averle rese fruibili consente la migliore visualizzazione delle stesse, rimanda il click su ciascuna. Si apprezzerà la maestria nella tecnica di Fred Boissonas. In più casi fotografie di una nitidezza che potrebbero essere state fatte oggi. E invece siamo nel 1912! Sono foto uniche, le prime foto della Costa della Gallura dal mare, di Conca Verde e Porto Pozzo, Porto Pollo e poi Capo d’Orso e Capo Figari, integrate da inediti scatti del Porto di Santa Teresa Gallura e da scene di vita quotidiana a Palau.
Questo corpus documentale, sebbene abbia un gran valore a sé stante come tutti i reportage fotografici, ne acquisisce ancora più se visto come un supporto e completamento visivo delle pagine dedicate da V. Bérard a Ulisse in Sardegna. Colto “nella sua interezza”, ad esse collegato, è un lascito ancora più prezioso per la Sardegna: si tratta di una pagina di storia, di letteratura, e insieme di fotografia della Sardegna, di respiro veramente internazionale sia culturale sia turistico. Una pagina ad oggi del tutto dimenticata nei libri di “cose sarde”, molto male usata da certi per mancanza delle “necessarie lenti”, sfiorata forse ma non compresa e perciò accantonata da altri.
CAPO D’ORSO (PALAU)
PALAU
TRA PORTO POZZO E PORTO LISCIA
LA MARMORATA (SANTA TERESA GALLURA)
SANTA TERESA GALLURA
CAPO FIGARI E GOLFO ARANCI
DA LOCALIZZARE
SANTA TERESA E CAPO TESTA
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