DA ARZACHENA A TEMPIO
di William Henry Smyth⇒
Relazione sull’isola di Sardegna⇒
Londra 1828
A cura di Manlio Brigaglia, traduzione di Tiziana Cardone
Nuoro, Ilisso, 1998 (Bibliotheca Sarda, 33)
in inglese:
Questi splendidi terreni sono attraversati da un ruscello serpeggiante che, sebbene quasi del tutto asciutto in agosto, in realtà non si secca mai: ci sono trote, pesci persici, anguille e nelle parti meno profonde brulicano le tartarughe. Nelle diverse stagioni si trovano anche tantissime pernici, quaglie, colombacci, beccafichi e molti altri uccelli, in special modo il bellissimo apiolu, cioè “mangiatore di api”, che costruisce il suo nido, in profonde gallerie orizzontali, sulle sponde del fiume.
Dante, parlando del matrimonio di Beatrice d’Este, vedova del giudice Ugolino, con Galeazzo Visconti, è spietato nella sua satira:
La vipera che i Milanesi accampa
Com’avria fatto il Gallo di Gallura.
FONTI DELLE ILLUSTRAZIONI
Disegni, dipinti e litografie dell’800
Biddulph Michel Antony Shrapnel, La valle del Liscia, ca 1858, IN Thomas Forester, Rambles in the islands of Corsica and Sardinia, Londra 1858 = Come due vagabondi. Due ufficiali inglesi nella Sardegna dell’Ottocento, curato e tradotto da Maria Laura Argiolas, Cagliari, Condaghes, 1996.
Vecchio stemma di Tempio, di retecomuniitaliani.it
Cartoline e foto dell’800 e primi ’900
coll. di Erennio Pedroni
Foto contemporanee
di Alessandro Ravizza – Flickr, di Antonio Concas – Flickr, di Roberto Gamboni – Flickrf, foto propria – Flickr, Stefanie Gehrig – Flickr.
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