ESCURSIONE IN AUTO DA TEMPIO A SANTA TERESA

Tratta dalla PRIMA GUIDA del TOURING CLUB ITALIANO sulla SARDEGNA

di L. V. BERTARELLI

Milano 1918

IN AUTO DA TEMPIO A SANTA TERESA

CARROZZABILE senza particolare interesse, di km 32.5 fino alla biforcazione della Cantoniera di Bassacutena. Da qui al Palau km 15.8, a S. Teresa km 24.

SERVIZIO AUTOMOBILI da Tempio al Palau, 1 corsa al g., ore 2.45, L. 4.05.

La strada esce a Nord, scende in mezzo a bei boschi di sugheri, querce e castagni, frammezzati da vigneti e terreni coltivati.

Dopo circa 1 km., a destra, il Nuraghe Nieddu, m. 431;

un altro km più in là, a destra, il Nuraghe Maiori, m. 494.

Al km 6.4, a sinistra, la strada per Aggius, m. 423.

Al km 6.9 Cantoniera Padulo, m. 431, che prende il nome dalla regione acquitrinosa, che poi si attraversa pianeggiando.

Al km 14.4 Cantoniera Sfossato, m. 447. In terreno più mosso si discende a lungo.

Al km 22.5 Stazzi Crisciuleddu, m. 172.

Strada comunale, a destra, che sale ripidissima, e mal tenuta, lunga 2 km, al paesetto di Luogo Santo, m. 315.

Da Luogo Santo, a cavallo, in ore 3.30 circa, ESCURSIONI PER MULATTIERA.

In paesaggio deserto, di mediocre interesse, a SANTA MARIA DI ARZACHENA (in qualche modo si può trovarvi ristoro), da cui in 3.30 ore a Terranova, od in 3 ore al Palau, in paesaggio triste.

Dagli Stazzi Crisciuleddu, in paesaggio più montuoso, si toccano, al km 24, la Cantoniera di Luogo Santo, m. 159; al km 32.5 la Cantoniera di Bassacutena, m. 69, posta alla biforcazione per Santa Teresa, e per il Palau (piccola dispensa ove si può ristorarsi).

Nella campagna monotona e poco fertile, molti stazzi sparsi.

Continuando verso Nord-Est, a destra, si raggiunge il fiume Liscia, costeggiandolo fino al Ponte Liscia, m. 10, al km 40.8. Il panorama è qua e là interessante.

Al Ponte Liscia, diramazione carrozzabile, a sinistra, per Porto Pozzo.

Al km 48.3 Palau. Vista bellissima della Maddalena, dell’Isola S. Stefano e, a destra di questa, di un breve tratto di Caprera.

Passaggio alla Maddalena con motoscafi postali e barche. Nessun conforto né alloggio al Palau.

ESCURSIONE al CAPO D’ORSO.

DALLA CANTONIERA DI BASSACUTENA A SANTA TERESA

Dalla Cantoniera di Bassacutena, verso Nord-Ovest, si sale ad un colletto m. 213, al km 36.4, tra piccole eminenze, per scendere, con paesaggio di interesse limitato, a Cantoniera l’Arena, m. 129, al km 39.3, poi, lungo il Riu di Lu Putzu, lasciando a destra la carrozzabile per Ponte Liscia, si sbocca alla Dispensa di Porto Pozzo, m. 4.

Porto Pozzo è un canale di mare, largo un po’ meno di 500 m. e lungo 3 km., fra la costa di Gallura ad Ovest ed una quasi isola montuosa ad Est, congiunta alla terra da un sottile istmo di sabbia (l’Arenáia), dovuto agli interrimenti del fiume Liscia. Questo sbocca ad un paio di km più ad Est, formando il Porto Liscia, cala grande ma di poca profondità.

Nello sfondo di Porto Pozzo, l’Isola Razzoli.

La strada ora s’interna nelle terre e, senza mai alzarsi, tocca la Cantoniera Marassino, m. 52, km Al 48.6 km, poi un colletto a m. 87, da cui prende a discendere con splendide viste verso la marina, fino a risvoltare tra i vigneti, per raggiungere Santa Teresa di Gallura, m. 25, al km 56.5, abitanti 1705.

(VETTURE POSTALI: per Palau, 1 corsa al giorno, ore 3, L. 2.50).

SANTA TERESA DI GALLURA

Qui sorgeva la città di Longonis, il cui porto, fino a tutto il medioevo, fu visitato da grosse navi ed il cui castello ebbe fortunose vicende.

Localmente invece del nome ufficiale di Santa Teresa, continua ad usarsi Longone.

Nel 1808 il piccolo villaggio venne elevato a comune da Vittorio Emanuele I, col secondo nome della consorte Maria Teresa.

Ebbe allora un suo piccolo piano regolatore a strade tagliantisi ad angolo retto, dall’ufficiale piemontese Magnon, che morì assassinato da un pastore. Una lapide sulla casa da lui abitata lo ricorda. Una targa, con due mani incrociate scolpite nel marmo, sotto la lapide, rammenta la pace di due famiglie rivali.

La cittadetta sorge alcune centinaia di metri ad Ovest di una profonda insenatura rocciosa, che si addentra strettissima per km 1.5 dalla costa, detta Porto Longone o Longosardo.

Dalla piazza principale, abituale passeggiata degli abitanti alla Torre di Santa Lucia m. 41, rotonda, una delle 80 costruite sotto il dominio di Filippo II di Spagna. Vi si accedeva mediante una scala a piuoli, che veniva ritirata dalla porta che trovasi a metà altezza della torre. Nel 1802, ai piedi di essa, si spense, mortalmente ferito, il prete Francesco Sanna Corda, uno dei capi del movimento rivoluzionario angioino, contro il feudalismo.

Bellissimo panorama: a destra, Sud-Est della torre, Porto Longone; a sinistra le rocce che piombano sulla spiaggia di Arena Bianca e, nel prolungamento di queste, l’isolotto Monica, circondato da scogli.

Con aria chiara si scorgono le case di Bonifacio e buona parte della costa sarda con davanti l’isola di Lavezzi.

Una strada, passando a piccola distanza dal cimitero, scende al porto, senza importanza, ov’è la piccola dogana.

La corrente, sempre viva nello stretto di Bonifacio, rende la costa ricca di svariati molluschi. Si sta ora tentando un allevamento di ostriche.

Scendendo alla spiaggia dell’Arena [Rena] Bianca (luogo di bagni), si può fare una breve escursione in barca all’Isola Monica, il cui giro, con tempo tranquillo, è interessante.

Vi è un’antica cava di granito, in cui delle colonnette lavorate o grezze, abbandonate da secoli.

Santa Teresa - Rena bianca
coll. archivio comunale di Santa Teresa

GITA interessante, a CAPO TESTA (guida utile) in ore 1.30 – 2, fra andata e ritorno.

In direzione di Ovest per mulattiera, si sale lievemente, nella montagna a grossi e nudi marmi di granito in magra flora di cisti, con bel panorama di Santa Teresa.

Passato un colletto, lungo circa 100 m., si ha di fronte il mare ed il pittoresco Capo Testa, isola quasi tonda di circa 2 km di diametro, riunita alla terra da un istmo sabbioso lungo 500 largo poco più di 100.

Dalla parte di Nord vi è un faro sul promontorio ed a 120 metri da esso, un semaforo (vista), mentre la cresta dei ciglioni dell’isola, ad Ovest, è coronata dalla Torre di S. Reparata, m. 127.

A Nord del Capo Testa è la baia di Santa Reparata, a Sud l’altra più grande, detta la Corba [la Colba], lungo la quale la costa rocciosa è tutta a punte, rientranze e scogli.

Alcuni ritengono che alla radice dell’istmo esistesse la romana Tibula, da cui partiva la via consolare, poi imperiale, romana per Othoca (presso Oristano): certo numerosi avanzi s’incontrano in molti luoghi.

Passato l’istmo volgendo a destra, si vedono insignificanti, numerose rovine, mozzi a basi di colonne. Notevole interesse hanno le cave di granito abbandonate, di epoca romana: la prima è detta del Piccolo Capicciolo. Numerosi massi sono staccati fra colonne lavorate od ancora prismatiche. Più avanti è la Cava Grande di Capicciolo, poi, 15 minuti più oltre, sotto il dirupo su cui è una torre pisana, m. 127, nella Cava della Torre, un masso staccato dagli antichi, lungo 15 metri e del volume di circa 600 metri cubi. Ha una superficie piana per precedente spacco. Altri massi staccati e colonne sbozzate. Da qui provennero due colonne del pronao del Pantheon di Roma e parte di quelle del Duomo e dei Battistero di Pisa.

di pattyvi, Flickr - Capo Testa
di Romano Stangherlin - colonne romane a Capo Testa
di Luca Sgualdini - Faro di Capo Testa

GITA A PUNTA FALCONE, ore 1.30 circa.

Si attraversa il porto in barca, poi per il sentiero che passa sotto la Torraccia, avanzo di fortezza pisana, si giunge sull’altipiano e, con bei panorami, al Semaforo, da cui in breve alla punta più nordica della Sardegna, che gli antichi chiamarono Erebantium (della notte).

Dalle rocce a picco, panorama grandioso sulle Bocche di Bonifacio con la Corsica, l’Arcipelago di Lavezzi e quello della Maddalena. Ora più adatta, il tramonto.

Ad Est, presso terra, le rocciose due isole Marmorata, in una delle quali, una cava antica di granito con colonne abbandonate.

La gita a Punta Falcone si può fare per mare in un paio d’ore, Lire 5-6, prolungandola anche col girare lungo le rocce di Porto Longone e di Porto Quadro, insenatura che s’incontra prima di Punta Falcone.

La costa alta e frastagliata, rotta da valloncelli a cosparsa di scogli, è molto pittoresca. Si usa pescare molluschi e frutti di mare squisiti ed abbondanti, che si mangiano in barca con pane fresco e buon vino di Santa Teresa.

Da Santa Teresa si fa qualche volta la gita molto interessante a Bonifacio, in 2-4 ore, secondo il mare, Lire 8-10.

© Tutti i diritti riservati

Condividi Articolo su: