IV.5 – Pranzo di fidanzamento e brindisi

di Maria Azara

Primo piatto obbligatorio è la suppa (zuppa) fatta con pane affettato e alternato a strati di fette di formaggio fresco, messo a cuocere, a fuoco lento, in un gran paiolo di rame, col brodo ottenuto dalla vacca uccisa per l’occasione.

Il pane di circostanza è costituito da lu coccu, specie di ciambella di farina schiacciata, nella quale è stata lasciata una maggiore quantità di crusca, di ottimo sapore quando è fresca, specialmente se vi è stato messo in mezzo, come pure si usa, qualche chicco di anice.

Il pranzo è completato da piatti abbondanti di carne, rivéa, salsicce, e miciurátu, che si mangia con li jarùmbuli (cucchiai fatti di corno).

Durante il pranzo non mancano i brindisi di cui riproduco un esempio favoritomi dal Sig. Andrea Baltolu.

L’anéddu chi l’hai datu
L’anello che le hai dato
Cunfelma amóri e affèttu
Conferma amore e affetto
E lu córi c’hai in pèttu
E il cuore che hai in petto
A idda sia intrigatu
A lei sia consegnato
I lu só sinu insarratu
Nel suo seno chiuso
A lu só córi aunitu
Al suo cuore unito
E cu l’altu anéddu in ditu
E con l’altro anello in dito
Eccu la ’era unioni
Ecco la vera unione.
E pa la gjusta rasgioni
E per la giusta ragione
Vi bramu un bè e di córi.
Vi desidero un bene di cuore.
Salutu manni e minóri
Saluto grandi e piccoli
Li d’una palti e di l’alta
Quelli di una parte e dell’altra
Chi in vói si subalta
Che in voi si supera
La cuntintesa e la paci
La contentezza e la pace
E chistu a dugnunu piaci
E questo a ognuno piace
A tutti faci cuntenti.
A tutti fa contenti.
E li vaggjani presenti
E i giovani presenti
Cantu primma fidanzati
Quanto prima fidanzati
Cu li ’eri innammurati
Con i veri innamorati
Cu lu ch’eti in pinsamentu.
Con colui che avete in pensiero.
E vói chi comprimentu
E voi che complimento
Gustósi e salvi di mali
Piacevoli e salvi da mali
Passà lu santu Natali
Passare il santo Natale
Com’è da vói bramatu
Come è da voi desiderato
L’anéddu chi l’hai datu.
L’anello che le hai dato.

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