II.3 – Scelta del nome del bambino
di Maria Azara
Appena il bambino nasce si pensa al nome che si deve dare. La scelta spetta al padre per il primo nato e alla madre per il secondo; quasi sempre, però, i genitori fanno tale scelta in pieno accordo. Talvolta non hanno neppure bisogno di scegliere perché la criatura nasci gjà cu lu só nommu (la creatura nasce già col suo nome) nel senso che per tradizione, alla quale in alcune famiglie non si viene meno per alcun motivo, al primo maschio spetta il nome del nonno paterno e alla prima femmina quello della nonna paterna; al secondo maschio il nome del nonno materno e alla seconda femmina il nome della nonna materna. Spesso ancora si faci la pisata (si fa il risollevamento), cioè si dà al neonato il nome di persone premorte della famiglia, fratello del bambino, del padre o della madre o altro stretto parente, che abbia lasciato buon nome e il cui ricordo sia molto caro ai superstiti (37).
(37). Il verbo pisà e il sostantivo pisata hanno due significati; il primo è quello affine all’italiano nel senso di pesare» «pesata»; e l’altro nel senso di alzare, sollevare: per esempio si n’è pisatu da lu lèttu (si è alzato dal letto). Nel testo su indicato la parola è usata in senso traslata, per risurrezione.
Si crede, così, non soltanto di rendere onore al morto, ma di trasfondere nel neonato le buone qualità dello scomparso.
Quando non vi è quasi l’obbligo della imposizione di determinati nomi, la scelta è molto varia, ma i nomi più comuni sono, per lo più, quelli del santo patrono del luogo e degli altri santi più venerati: Salvatore, Antonio, Giovanni, Giuseppe, Pietro, Paolo, Francesco, Nicola, Pasquale, Tommaso, Cosimo, Damiano, Sebastiano, Gavino, Giorgio, Andrea, Efisio, Bachisio, Isidoro, Agostino, Michele, Luigi, Leonardo ecc. e i rispettivi femminili oltre a Maria, Vittoria, Caterina, Anna, Maddalena, Lucia. Elena, Chiara, Angela, Teresa ecc. Spesso poi i nomi, tanto quelli maschili, quanto quelli femminili, sono abbinati: Giuseppe Maria, Giovanni Antonio, Antonio Maria, Pietro Paolo, Francesco Angelo, Tommaso Antonio ecc., come pure Maria Anna, Anna Maria, Maria Antonia, Angela Maria, Maria Maddalena, Maria Chiara, Maria Luisa ecc.
Oggi, peraltro, si incontrano spesso ragazzi e ragazze che portano il nome del Re, del Duce, del Principe di Piemonte, di alte personalità del Regime, di eroi della grande guerra. Sono, invece, raramente imposti, almeno in Gallura, i nomi dei primi eroi sardi: Sardus, Amsicora, Josto.