TEMPIO
di Heinrich Von Maltzan
Viaggiare nell’isola della Sardegna
Lipsia 1869
traduzione rivista di quella di Giuseppe Prunas Tola, Il Barone di Maltzan in Sardegna, Milano, Brigola, 1886
in tedesco:
Giungervi non fu però cosa così semplice e immediata come si sarebbe potuti dedurre dalla cartina. Mentre la strada in linea retta da Osilo sarebbe stata di poco più di 5 miglia, la mancanza di una strada carrozzabile mi costrinse a fare una deviazione molto significativa percorrendo una strada quattro volte più lunga. Perciò dovetti prima tornare indietro a Torralba, poi girare a est verso la moderna e molto industriale città di Ozieri, […] infine su strade cattive che si snodavano in un suolo sassoso attraverso la catena montuosa del Limbara: un’escursione che già solamente per andare da Sassari a Tempio richiese due giorni interi.
Ai piedi di una delle più alte ed estese masse granitiche del Limbara si trova il grande borgo di Tempio, da non molto elevato al rango di città, essendo il centro popolato più importante della Gallura.
Siccome poi sul granito privo di cemento non fa presa alcun colore, ecco che questi edifici offrono l’aspetto di altrettanti castelli, ovviamente solo in scala ridotta e spesso assai ridotta.
La loro pesantezza inoltre è aumentata dai grandi balconi in legno sporgenti così tanto sulla strada da intercettare in molti siti l’aria e la luce.
Le persone sono considerate le più intelligenti, avanzate e industrializzate di tutta la Sardegna. Tuttavia le si può indicare a malapena come davvero Sarde, poiché tanto il dialetto quanto le usanze e le abitudini sono italiane.
FONTI DELLE ILLUSTRAZIONI
Disegni, dipinti e litografie dell’800
Cominotti-Gonin-Lallemand, Vestimenti sardi in serie – Tempio, IN Alberto Della Marmora, Voyage en Sardaigne, ou Description statistique, phisique… Atlas de la première partie, 1. ed. Paris, Delaforest 1826; 2. ed. Paris, Bertrand – Turin, Bocca,1839.
Cartoline e foto dell’800 e primi ’900
Collezione Erennio Pedroni, Gianfranco Serafino, Vittorio Ruggero – Tempio Pausania
Foto contemporanee
Vittorio Ruggero – Flickr; Giacomo Calvia
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