PAESI E LUOGHI DELLA GALLURA INTERNA

di John Warre Tyndale

L’isola di Sardegna

 Londra 1849

traduzione e cura di Lucio Artizzu
Nuoro, Ilisso, 2002 (Bibliotheca Sarda, 82) ⇒

in inglese: 

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Bortigiadas

Bortigiadas, sorta in una splendida posizione sulla cima di una delle montagne a sud-ovest di Tempio, offre un panorama magnifico delle valli e della campagna circostante. Il nome deriva da Oltiju o Oltigada, che significa sughero, forse perché i tetti delle case sono ricoperti di questo materiale anzi che di tegole o paglia e tutto, in questo paese, è rimasto allo stato primitivo di semplicità e di miseria.

Conta 1681 abitanti, con un incremento di sole sessantatré unità negli ultimi quattro anni, e la scarsità dei residenti viene attribuita, come in molti altri paesi, all’insalubrità dell’ambiente oppure alla fuga di coloro che, a causa della vendetta o di altri delitti, sono stati costretti a nascondersi in montagna.

coll. Oliviero Maccioni - Bortigiadas

Calangianus, Nuchis, Luras

I paesi di Calangianus, Nuchis e Luras hanno le stesse caratteristiche di quelli descritti in precedenza e non hanno alcunché di interessante. L’aria vivace delle casupole, costruite con il granito della zona dai più svariati colori, è in stridente contrasto con la miseria squallida degli interni ma il viaggiatore potrà godersi una passeggiata nella campagna circostante che si raccomanda per l’aspetto aspro e la bellezza del paesaggio. I boschi sono ricchi di mufloni, cervi e cinghiali e i ruscelli abbondano di pesci ma il malvezzo di gettare nell’acqua la lua – un’erba velenosa – al fine di istupidire i pesci per catturali più facilmente, è tanto diffuso che molto spesso muore il bestiame che va a bere quell’acqua. […]

coll. Oliviero Maccioni - Calangianus
coll. Oliviero Maccioni - Nuchis
coll. Oliviero Maccioni - Luras

Nuraghe Majori

Nella strada che collega Tempio con Nuchis, si trova il nuraghe Nuracu Maiori. La parete esterna, per quanto ancora in buono stato, non supera i 18 piedi ma al centro, nel punto in cui si trova la camera, raggiunge i 27 piedi. Il diametro base è di settantotto piedi e, nella parte superiore, è di sessantotto.

L’unica caratteristica particolare è costituita dalla posizione delle camere. Dal centro, dove se ne trova una a volta, con un diametro alla base di dieci piedi e sei pollici e un’altezza di 16 piedi, si diparte un corridoio alto quattro piedi e sei pollici per cinque piedi e due pollici di larghezza, che porta ad un’altra camera alta tredici piedi e sei pollici, con un diametro di base di undici piedi. Attigua ad essa si trova un’altra camera oblunga alta sette piedi e sei pollici, larga quattro piedi e sei pollici e lunga otto piedi. Alcune pietre, in particolare gli architravi dei corridoi, sono lunghe da sette ai nove piedi, alte da due a quattro piedi e di identica larghezza.

coll. Giuseppe Sotgiu - il nuraghe nel 1930
Anthony Majanlahti - Nuraghe Majore
Andrea Satta - Nuraghe Majore

Tomba dei Giganti

In una “tanca” nota col nome di Coxiu, nelle vicinanze del Monte di Deu, vi sono alcune pietre enormi e resti di tombe di giganti ma non potei visitarli.

Nelle vicinanze di Luras, un paese che riveste un certo interesse soltanto per l’operosità degli abitanti, si trovano grandi caverne nella roccia dette concas; le più famose sono la Conca de Pabadalzu, Monti Alsu e Juanne Porcu. Circolano su di esse innumerevoli leggende, tramandate dai pastori che le usano come rifugi e ovili nel corso del loro vagabondare.

Simone Vero - Tomba dei giganti (monti di Deu - Calangianus)
Si ringrazia la casa editrice Ilisso per la concessione dell’utilizzo della traduzione

FONTI DELLE ILLUSTRAZIONI

Cartoline e foto dell’800 e primi ’900

Foto di Bortigiadas, Calangianus, Nuchis, Luras, IN Oliviero Maccioni, Visioni di Sardegna, Cagliari, Gianni Trois editore, 1983.

Nuraghe Majore nel 1930 (courtesy Angela Antona)

Foto contemporanee

google hearth, Anthony Majanlahti – Flickr, Andrea Satta – Flickr, Simone Vero – Flickr.

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