VI.7 – Seppellimento
di Maria Azara
Mentre il trasporto della salma al cimitero avviene nelle ore del mattino, perché spesso, dopo la benedizione del cadavere, è celebrata la messa funebre, il seppellimento si fa nel pomeriggio.
All’ora stabilita, dal campanile vengono suonati i rintocchi di l’intarru (seppellimento) e a questa triste cerimonia presenziano soltanto i maschi della famiglia e pochissimi fra gli amici più intimi. Dato un ultimo addio al cadavere, il capo famiglia ordina che sia assicurato il coperchio sulla bara. Questa è, quindi, trasportata a spalle dagli stessi parenti e amici fino alla tomba di famiglia o alla umile fossa. (212)
(212). Ad Olbia si usa ancora seppellire i morti con la testa rivolta ad oriente.
Prima che i becchini chiudano la tomba e gettino le palate di terra per riempire la fossa, ciascuno dei presenti getta in questa un pugno di terra facendo il segno della croce e mormorando «requiem aeternam dona ei Domine» o qualche frase dialettale corrispondente: Déu ti dia paci, arrèi a la prisenza di Déu (Dio ti dia pace, che tu possa arrivare a presentarti a Dio), Déu ti paldònia e t’accòddia illa só grazia (Dio ti perdoni e ti accolga nella sua grazia), e simili.